Art Nature Video – COCCINELLE IN AMORE SU ROSA ROSSA A BAROLO. Nelle Vigne deI Paesaggi Vitivinicoli Unesco
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Sia Lode a Santa Maria Ausiliatrice che in questo 24 maggio a Lei dedicato mi ha reso eccezionale protagonista di un evento emozionante anche per l’amenità del luogo vocato per natura ad incorniciare la magia dell’amore: la Langa del Barolo.
Qui le sinuose colline già verdeggianti di pampini in primavera riservano sovente la magia feerica di un’alba radiosa o di un tramonto rubente. Siamo nei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Romero e Monferrato divenuti Heritage Unesco nel 2014 e, sebbene viva qui ormai da dieci anni, per la prima volta ho assistito a uno dei quotidiani incantesimi del Creato.
Ho un ottimo rapporto con le coccinelle. E’ l’essere del mondo animale che adoro di più: libere, garbate, eteree e bellissime nelle loro crome maculate.
Sovente, infatti, mi si posano sulle braccia quando sono a bordo piscina a prendere il sole d’estate dinnanzi al maestoso castello di Barolo dove visse Juliette Colbert, divenuta famosa per l’ospitalità concessa a Silvio Pellico, per la sua carità cristiana che insieme al marito Carlo Tancredi Falletti le ha permesso di divenire Serva di Dio per la Chiesa Cattolica, e nota nel mondo del vino per essere stata l’inventrice del Barolo, ottenuto da uve Nebbiolo.
Mai però avrei immaginato di poter assistere a due coccinelle in amore in una cornice davvero fatata.
L’amplesso romantico tra i due deliziosi insetti dei Coleotteri, che adoro anche per la loro nomea di esseri benauguranti, si è infatti consumato lungamente su una rosa rossa di quei tanti roseti posti in testa ai filari per avvertire il viticoltore della presenza di eventuali parassiti. Con le moderne tecniche di agricoltura i fiori sono rimasti solo in alcune vigne come splendido ornamento.
Ebbene, nella frazione Vergne di Barolo, da me ribattezzata Barolo Alta essendo la località con alcuni dei migliori Cru del vino Barolo Docg (vigne mappate dal Ministero delle Politiche Agricole come Menzioni Geografiche Aggiuntive), ho assistito a questo incantevole evento perché, mentre vagavo in auto in collina ascoltando l’Angelus delle 12 su Radio Maria, mi sono soffermato a scattare una foto del roseto da inviare a una carissima amica di recente conoscenza.
Essendo però molte delle rose appassite dal caldo mi sono avvicinato per un primo piano e lì ho scoperto le due minuscole creature intente a riprodursi con una dolcezza che molti umani dovrebbero imparare…
Mi è tornato in mente il bellissimo film di Franco Zeffirelli “Fratello Sole, Sorella Luna” dedicato a San Francesco d’Assisi nel momento in cui il giovane ragazzo benestante, stordito al ritorno della guerra, ritrova l’armonia con la natura. Quell’attimo è stato reso indimenticabile dalla stupenda canzone “Dolce sentire” di Claudio Baglioni (link Youtube in fondo alla pagina).
Ciò ha suscitato in me un’enorme commozione, portandomi a lodare la Madonna (cui è intitolato il mio altro sito d’informazione Gospa News) e lo Spirito Santo per un mistico connubio di prodigiosi accadimenti tutti insieme, perché proprio due settimane fa, nella Chiesetta di Castiglione Falletto gestita dall’associazione Art & Wine Club, ho curato l’allestimento della mostra “Il Cantico di San Francesco” dell’artista Germano Marzano in omaggio alla splendida composizione in volgare del frate.
In attesa di scrivere una poesia a celebrazione di questa meravigliosa esperienza ne pubblico una che dedicai all’inizio della primavera alla donna che l’ha resa possibile, grazie ai buoni sentimenti da lei ispirati nonostante non ci si sia ancora mai visti…
Ma subito dopo vi lascio a uno scritto certamente ben più significativo e sacro, un poema biblico tracimante di bellezza, soavità e sensualità: Il Cantico dei Cantici di Salomone, di cui pubblichiamo il Primo Poema del Primo degli 8 Capitoli.
In coda la celebrazione dell’armonia del Creato nella Finestra della Pace dipinta da Marc Chagall, ispirata alla profezia di Isaia sulla venuta del Messia e sulla Nuova Gerusalemme dopo il ritorno di Gesù Cristo Risorto sulla terra.
Chi correrà subito a vedere il video delle coccinelle si perderà la gioia di preparare il cuore a questa lieta ed unica esperienza. Buona lettura e visione.
Sia lode a Dio che mi ha donato questa estasiante emozione in un momento complesso della mia esistenza
Vergne di Barolo Alta (CN), 20 marzo 2022 – Equinozio di Primavera
La Sacra Bibbia – CEI – L’Antico Testamento – I Libri Poetici e Sapienziali
Cantico dei Cantici
Cantico dei Cantici – Capitolo 1
TITOLO E PROLOGO
[1]Cantico dei cantici, che è di Salomone.
La sposa
[2]Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.
[3]Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
profumo olezzante è il tuo nome,
per questo le giovinette ti amano.
[4]Attirami dietro a te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!
PRIMO POEMA
La sposa
[5]Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come i padiglioni di Salma.
[6]Non state a guardare che sono bruna,
poiché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
[7]Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare il gregge,
dove lo fai riposare al meriggio,
perché io non sia come vagabonda
dietro i greggi dei tuoi compagni.
Il coro
[8]Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e mena a pascolare le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
Lo sposo
[9]Alla cavalla del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
[10]Belle sono le tue guance fra i pendenti,
il tuo collo fra i vezzi di perle.
[11]Faremo per te pendenti d’oro,
con grani d’argento.
Duetto
[12]Mentre il re è nel suo recinto,
il mio nardo spande il suo profumo.
[13]Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra,
riposa sul mio petto.
[14]Il mio diletto è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
[15]Come sei bella, amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi sono colombe.
[16]Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso!
Anche il nostro letto è verdeggiante.
[17]Le travi della nostra casa sono i cedri,
nostro soffitto sono i cipressi.
Cantico dei Cantici – Capitolo 2
[1]Io sono un narciso di Saron,
un giglio delle valli.
[2]Come un giglio fra i cardi,
così la mia amata tra le fanciulle.
[3]Come un melo tra gli alberi del bosco,
il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo
e dolce è il suo frutto al mio palato.
[4]Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
[5]Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con pomi,
perché io sono malata d’amore.
[6]La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
[7]Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amata,
finché essa non lo voglia…