A CASTIGLIONE FALLETTO LE BOTTI DIPINTE ROTANTI. Inaugurata Barriques Paintings’ Street

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Un’immagine dell’inaugurazione: il Sindaco di Castiglione Paolo Borgogno (in giacca blu) tra gli artisti di Art & Wine Club nella Barrques Paintings’ Street davanti al Municipio. Da sinistra Osvaldo Mascarello, Antonella Tavella, Filippo Pinsoglio ed Ezio Ferraris

Dopo mesi di progettazione e organizzazione finalmente la prima strada delle botti dipinte rotanti è divenuta realtà. Ieri, sabato 5 giugno, in via Cavour a Castiglione Falletto, nel cuore del borgo medievale, si è inagurata la Barriques Paintings’ Street ideata dall’associazione di volontariato culturale Art & Wine Club – Italian Top Style e appoggiata dall’Amministrazione Comunale castiglionese.

Da sinistra il Sindaco di Castiglione Falletto Paolo Borgogno con gli amministratori comunali: il consigliere Sara Oggero, l’assessore Armando Volpe, il consigliere Laura Torchio e il vicesindaco Giuliano Moscone

La fattiva collaborazione tra il Sindaco di Castiglione Paolo Borgogno e il sodalizio artistico presieduto dal barolese Fabio Giuseppe Carlo Carisio, critico e promotore d’arte contemporanea di origini valsesiane, è sfociata in un progetto unico incastonato tra i contrafforti dell’antico castello e le stratificazioni ben visibili degli agglomerati di sabbie cementate dal calcare delle Arenarie di Diano, una delle tipiche conformazioni pedologiche della Langa del Barolo che conferisce ai pregiati Cru castiglionesi corpo, struttura e intensa varietà aromatica.

La barrique di Antonella Tavella intitolata Il Cielo è sempre più blu in omaggio alla canzone di Rino Gaetano

Quattro soci di Art & Wine Club, Ezio Ferraris, Osvaldo Mascarello, Filippo Pinsoglio e Antonella Tavella, hanno dipinto sei botti da 225 litri (il caratello piemontese divenuto famoso in Francia col nome di barrique) ed un tonneau da 300, generosamente donati dalle cantine Azelia, Livia Fontana, Monchiero e Gigi Rosso che utilizzano questi contenitori in legno di rovere per l’affinamento dei vini, in aggiunta – o in alternativa a seconda dei casi – a quelli più grandi da 10-25 ettolitri utilizzati dai produttori di Barolo più tradizionali.

La barriques di Pinocchio realizzata da Filippo Pinsoglio autore del ciclo di dipinti sul burattino di Collodi in mostra al Castello di Roddi

«La strada delle barriques dipinte è stata individuata nel nostro ameno borgo medievale per valorizzare al meglio anche la Chiesetta di Sant’Anna, ristrutturata alcuni anni fa con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Regione Piemonte, che da quattro anni è aperta al pubblico con le esposizioni di arte contemporanea dell’associazione Art & Wine Club» commenta soddisfatto il sindaco Paolo Borgogno.

L’idea sviluppata da Fabio Carisio con il fondamentale supporto dell’Amministrazione Comunale di Castiglione si è evoluta nel solco creativo già tracciato da due artisti dell’associazione, Mascarello e Tavella, che essendo attivi da molti anni nella Langa del Barolo si erano cimentati in questa originalissima forma di espressivtià che declina l’arte pittorica con quella dei vignaioli, ormai divenuti famosi in tutto il mondo per il blasone dei vini ottenuti dai migliori vigneti dell’uva Nebbiolo (il vitigno utilizzato per il Barolo Docg).

Le barriques di Osvaldo Mascarello di fronte al Municipio che conducono alla Chiesetta di Sant’Anna

«Osvaldo Mascarello, segretario dell’associazione Art & Wine Club e mio fondamentale braccio destro in decine di iniziative – dichiara il critico e curatore d’arte Fabio G.C. Carisio – Oltre dipingere sulle barriques i suoi splendidi paesaggi langaroli per celebrare i Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2014, ha di fatto inventato una nuova forma di fruizione dell’arte che io ho ribattezzato ciclopittura. Forte della sua esperienza nel campo dell’ignegneria meccanica, infatti, Osvaldo, oggi residente a La Morra, ha voluto dare una marcia in più alle sue botti dipinte crando un congegno che ne consentisse la rotazione».

«Questa intuzione ha segnato la nascita della ciclopittura in quanto non è più lo sguardo dell’osservatore a spaziare sulla tela dipinta ma è la botte stessa a girare contendo a chi guarda di vedere scorrere le immagini come in un antico carillon o nelle prime sperimentazioni dell’arte cinematografica- aggiunge il presidente di Art & Wine Club che il prossimo anno festeggerà il decennale dalla fondazione nel 2012 – L’estrosa genialità di Ezio Ferraris, l’artista che crea capolavori con i materiali delle vigne incastonando persino tartufi in opere di suggestiva sinestesia, ha semplificato il meccanismo di rotazione (grazie al talento artigiano del fabbro Gianfranco Succio), rendendolo facilmente replicabile. Così sono nate le botti dipinte e rotanti per la prima Barriques Paintings’ Street di cui io sia a conoscenza, creata a Castiglione Falletto nel periplo del castello»

In primo piano le due barriques realizzate con materiali di vigna da Ezio Ferraris

«Un felice connubio reso possibile dal sostegno del sindaco Borgogno, cui va tutto il nostro ringraziamento, perfettamente in armonia con la mission di Art & Wine Club: Italian Top Style!» conclude Carisio che ieri ha festeggiato con gli amministratori pubblici, gli artisti e i produttori di vino per un brindisi davanti alle botti, ovviamente a base di calici di Barolo!

La barrique in scultopittura di Osvaldo Mascarello

Il reportage completo dell’inagurazione è stato realizzato da Claudio Calorio per il suo blog Terre e Parola e sule Colline del Gusto Web Tv.

 

 

 

Redazione Art & Wine News

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