LIVIA FONTANA, AULENTI E POTENTI GRANDI CRU DI BAROLO. Villero e Bussia, i Top della Tenuta Storica Fontanin

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di Sergio Garreffa
(sommelier professionista AIS – II classificato Nebbiolo Master 2017 AIS)

La passione e lamore per i vini sono da sempre le radici della famiglia Fontana”

Quella dell’azienda agricola di Livia Fontana è una storia lunga e affascinante, iniziata nel 1820.

Questa è la presentazione di una famiglia delle Langhe che, attraverso la viticoltura e l’enologia, è riuscita nell’impresa di restituire il sapore della terra di Castiglione Falletto. Esprimono l’amore per il proprio territorio nella coltivazione della vite, ma anche del grano e – soprattutto – delle nocciole, e nella cura di alcuni animali per il sostentamento della famiglia.

Sono ancora conservati i documenti catastali che ne attestano la presenza sul territorio dal 1643, quando a Gio Berto Fontana viene attribuita una proprietà estesa per circa 23 giornate piemontesi, cioè quasi 90 mila metri quadrati.

Cos’è una giornata piemontese?

Corrisponde a 3.810 metri, ossia la superficie che un bue poteva lavorare in un giorno. L’unità di misura cambiava a seconda delle zone: in pianura, ad esempio, la giornata era più estesa, poiché il bue lavorava con minor fatica. La misura è ancora in voga: negli atti di affitto infatti si scrivono gli ettari ma, tra parentesi, vengono inserite le giornate piemontesi.

La Brenta o la Brinda, contenitore di 49,284 litri

Gli anziani, poi, non parlano di ettari, così come non parlano di ettolitri. Qui la brenta, la brinda”, era un contenitore di circa 50 litri (per lesattezza 49,284 litri) che si caricava in spalla ed era usata per trasportare il vino da una botte allaltra.

Ad Alba cerano i brentatori ufficiali, in piemontese Brindor, che avevano una vera propria uniforme e brente tarate. Venivano chiamati per le vendite di vino e ne certificavano la quantità esatta.

Storia della Famiglia Fontana

Intorno al 1845, Giuseppe Fontana e la sua famiglia si spostarono dal centro di Castiglione Falletto verso la campagna. Una scelta che testimonia la solida tradizione agricola del piccolo borgo, situato a 350 metri sul livello del mare, nelle zone di Serra e Mariondino, dove sorgerà la tenuta Fontanin (diminutivo del suo cognome) da cui oggi prende il nome il Barolo Classico.

Da allora, qui si trova la sede dell’azienda vinicola del nonno di Livia, Saverio Fontana (1903-1991), che fu uno dei primi a imbottigliare negli anni Cinquanta.

Nel 1970, il figlio Ettore (1939-2008) – papà di Livia – trasformò l’azienda agricola in vitivinicola e tralasciò le altre colture per dedicarsi completamente alla produzione del Nebbiolo da Barolo, con i primi vigneti MgaMenzioni Geografiche Aggiuntive (Cru in francese) – Mariondino e Villero, entrambi nel comune di Castiglione Falletto, e quello storico della Bussia di Monforte d’Alba.

Livia, erede di papà Ettore, è oggi al timone della cantina e ricorda che un tempo, per le realtà contadine del territorio, gestire una realtà simile significava sussistenza.

Qui – dove non erano poi così lontani i tempi della maloradi fenogliana memoria – i langhetti (gente abituata a faticare) si rimboccarono le maniche coniugando il lavoro in fabbrica alla cura della propria terra. Una fortuna che oggi si ripercuote a livello turistico e ricettivo.

Allora si trattava di unagricoltura povera, le vigne non erano numerose quanto oggi, cerano molti campi coltivati amais, uva se ne vedeva poca, così come i nebbioli. I filari erano più distanti, tra luno e laltro ci potevano essere anche cinque o sei metri, poiché in mezzo venivano seminati grano e fave, un filare sì e uno no. I grandi vini deccellenza arrivarono dopo, grazie alla tenacia degli agricoltori e dei produttori che diedero il via al miracolo economico di cui le Langhe oggi sono protagoniste. E dal 2014, dopo il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità, c’è stato un elevato incremento di visitatori stranieri.

Livia Fontana con il figlio Lorenzo

Insieme alla madre Livia, nata nel 1962, oggi in cantina troviamo l’ottava generazione. Il primogenito Michele, classe 1985, diplomato alla Scuola Enologica di Alba, si occupa della produzione e della vinificazione, mentre Lorenzo, classe 1989, diplomato alla scuola di ragioneria sempre ad Alba, si interessa degli aspetti commerciali e del rapporto con il pubblico. Entrambi sono Sommelier AIS dal 2020. La famiglia opera lungo un sentiero proiettato verso un futuro di soddisfazioni, realizzando prodotti il più possibile equilibrati.

Sono agricoltori e artisti, lavoratori e sognatori, alchimisti e contabili: i viticoltori possiedono tutte queste caratteristiche, fondamentali per ottenere il meglio dalla terra, ossia vini dotati di sapori distinti e, soprattutto, memorabili.

Con una produzione di circa 60 mila bottiglie all’anno, la loro azienda è uno scrigno che custodisce antiche tradizioni e metodi innovativi. Livia e i suoi figli si completano a vicenda: il loro è un grande lavoro di squadra che copre dieci ettari vitati, posizionati intorno alla cantina e nei comuni di Monforte d’Alba e nel vicino Roero per la produzione dell’Arneis.

Lorenzo il figlio di Livia Fontana nella bottaia

Cerchiamo di crescere a ogni vendemmia anche grazie alla tecnologia. La fedeltà alla tradizione si sposa con linnovazione e con lutilizzo di strumenti allavanguardia come limpiego di cinque centraline di rilevamento meteo, il monitoraggio delle malattie della vite, della temperatura e dellumidità, oltre a raccogliere altri dati utili a capire lo stato di benessere delle piante, interpretare landamento nelle varie annate e comprendere le differenze tra le diverse vendemmie. Tutto questo ci ha permesso di diminuire i trattamenti nel vigneto riducendo limpatto ambientale.

Michele Fumero Fontana

Tra i progetti della famiglia c’è quello di una nuova e importante crescita produttiva. Spiega Livia Fontana: È necessaria la realizzazione di una cantina moderna. La sostenibilità è infatti una chiave di crescita, vuol dire essere in linea con le nuove normative. Uno strumento in più per trasformare ledilizia – per esempio con pannelli fotovoltaici e vasche di accumulo per lacqua – e per restare competitivi con la ricerca e lo sviluppo, portando enormi benefici in termini di produttività e benessere.

La struttura della cantina sotterranea, conferma Livia, sarà operativa dal 2027. Si potrà arrivare ad una produzione di circa 120 mila bottiglie, con nuovi spazi dedicati all’ospitalità.

Le Degustazioni:

Coloro che conoscono il Barolo di Livia Fontana potranno confrontare i loro ricordi con le mie impressioni. Del resto, chiunque si cimenti nella scrittura coltiva il sogno di rendere universali le proprie parole. Coinvolgere qualcuno nella lettura non significa convincerlo delle proprie opinioni, ma fornirgli un parametro credibile, esplorando la profondità delle emozioni.

Barolo Docg “Fontanin” annata 2019 – Gr. 14

Compongono il vino il 30% del Villero e il 70% del Mariondino, il terreno è composto da marne di Sant’Agata fossili con presenza di sabbia. Fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata, tre settimane di macerazione con frequenti rimontaggi e délestage, 40 mesi in botte grande di rovere, segue bottiglia, con temperatura e umidità controllata. Con una produzione di circa 6800 bottiglie.

Il vino:

Il colore è un rubino intenso tendente al granato. Si apre con una sorprendente caramella al lampone e marasche appena colte, con una rosellina di macchia molto delicata e fine, anche la speziatura è delicata e morbida, con un tocco di ginepro e una nota balsamica che vira verso ricordi di sottobosco.

Al sorso è una esplosione gustativa con frutto polposo e maturo, la sua trama tannica è di notevole efficacia, ben presente, ma sostiene e rafforza i gusti con un delicato assieme.

Un vino che raggiunge livelli di assoluta eccellenza che raramente ci è dato provare. Un vino che emoziona, ricco, da sembrare sconfinato.

Barolo Fontanin 2019, Barolo Villero 2018, Barolo Bussia Riserva 2017

Barolo Docg “Villero” annata 2018 Gr. 14

Il Villero ha un’estensione superiore ai 15 ettari. L’azienda Fontana è proprietaria di 2 ettari, in un terreno moderatamente argilloso e compatto con una presenza di sabbia, ma in grado di trattenere maggiormente l’acqua, le sue uve sono di alta qualità anche in annate siccitose, più strutturati, più tannici e leggermente più alcolici, questo per la bellissima esposizione del vigneto.

Vinificazione in vasche di acciaio a temperatura controllata e frequenti rimontaggi, con una macerazione di circa 20 giorni. Affinamento di 40 mesi in botti di rovere, con una produzione di 6000 bottiglie.

Il vino:

Il colore è rosso rubino luminoso con riflesso granato. All’olfatto si apre un ampio ventaglio su note fruttate con rimandi di ribes, lampone e marasca, con temi floreali dolci e caldi, seguono tocchi di camino e una speziatura appena tostata, cannella e noce moscata calda e avvolgente.

Al gusto il frutto apre con dolcezza e morbidezza, la trama tannica è fine e fitta e ben si lega alle spezie sapide che tessono una lunga e fine persistenza, nel quale si percepiscono i ricordi di sottobosco.

Un vino di grandi peculiarità, ma per aver maggior ampiezza bisogna attendere ancora qualche anno.

Barolo Docg Riserva “Bussia” annata 2017 Gr. 14.5

Il Barolo della Bussia di Monforte d’Alba è considerato un Marcaleone, in piemontese vigneto di alto lignaggio, un piccolo anfiteatro protetto dalle correnti di aria fredda, con uve di ottima qualità, buona struttura, con profumi netti e franchi che col tempo evolvono in goudron e rigogliosa tannicità, la famiglia Fontana ha realizzato un vino di grande carattere.

Vinificazione, con selezione degli acini, fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata e frequenti rimontaggi, con una macerazione di 20 giorni. Affinamento di circa 53 mesi in botti grandi di rovere.

Il vino:

Il colore è di una bella tonalità rubino granato, con riflesso aranciato. Il timbro evolutivo ha portato una leggera trasformazione aromatica nei classici descrittori del Barolo, troviamo una nota di camino e goudron più avvertito, una rosa appassita e dolce, un lampone che è diventato sciroppo e confettura, con sentori di china e cacao, le spezie dolci ci portano a ricordi di infusi di erbe medicinali, per una persistenza nel finale molto lunga.

Un tannino pieno e maturo ma che non tradisce il carattere vibrante del nebbiolo. La sua evoluzione lo fa trovare pronto ed immediato, ma capace di reggere ancora per più di 10 anni.

Langhe Doc Nebbiolo. Annata 2021 Gr. 14

I vigneti più giovani dell’azienda sono destinati al Langhe Nebbiolo.Vinificazione: selezione degli acini, pigiatura soffice, fermentazione in vasche di acciaio e rimontaggi frequenti, macerazione di circa due settimane.

Affinamento per 18 mesi in botti grandi di rovere e successivamente in bottiglia. Prodotte 6300 bottiglie.

Il vino:

Dal colore rosso rubino luminoso, con bagliori che virano al granato. L’olfatto è floreale, con note di rosa di macchia, marasche e la violetta in sottofondo, frutta di lamponi, ancora mora di rovo e ribes e delicate spezie con note balsamiche sul finale.

Al palato è delicato il suo tannino, avvolgente e ben amalgamato, con una struttura molto elegante e fine, la lunga persistenza aromatica impreziosisce il sorso.

Langhe Insieme 2019, Langhe Nebbiolo 2021, Barbera d’Alba Superiore 2019

Langhe Doc “Insieme” annata 2019. Gr. 14

La prima annata è del 1995, è il vino di Livia, con Barbera e Nebbiolo, vinificati separatamente, uniti all’imbottigliamento.

Vinificazione: selezione degli acini su tavolo vibrante, pigiatura soffice, fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata e frequenti rimontaggi, macerazione di due settimane, con 30 mesi di affinamento in botti grandi.

Tutti i vini rossi dell’azienda sono senza filtrazioni e chiarificazioni.

Il vino:

Il suo colore è rosso rubino con leggeri screzi granato, arricchisce l’olfatto di note di ciliegia e fragola, seguono sbuffi floreali di petali di viola ed erbe aromatiche.

Il tannino di ottima fattura, con sapidità e acidità pronunciate. Vino di ottima struttura, concreto, con un palato molto appagante nel suo insieme, ottimo finale lungo e persistente. Vino fine, per Livia Fontana non è una novità.

Barbera d’Alba Superiore. Annata 2019. Gr. 14.5

Vendemmia dalla metà di settembre a inizio ottobre. Vinificazione e fermentazione in vasche di acciaio con frequenti rimontaggi, con macerazione di 15 giorni, affinamento circa 30 mesi in botte grande di rovere.

Il vino:

È un vino che sposa bene le sue caratteristiche varietali e le sue doti territoriali del Barbera. Il merito è di Michele un enologo molto attento e preciso. D’altra parte i suoi vini sono l’emblema della sua terra, molto saporiti e soprattutto vini che richiamano la beva.

Il Barbera Superiore ci propone profumi floreali e fruttati, in evidenza frutti rossi di sottobosco completamente maturi di ciliegia e fragolina, mirtilli, ma anche note di spezie dolci e leggermente piccanti.

Sorso fine e articolato, in grado di trasmettere tutti i suoi sapori. Il tannino è vellutato, chiude con una persistenza lunga ed articolata con note balsamiche e chiodi di garofano, in un finale fresco e buona sapidità.

Roero Arneis Docg. Annata 2022 Gr.14

Le prime testimonianze dell’Arneis si ritrovano in un documento del 1478, con il tiponimo “Bric Renesio” un rilievo a guardia della zona di Canale.

Si trova tra le proprietà di un feudatario del posto, con la citazione di “Vinea Muschatelli et Renexi” Nel settecento e in tutta l’area del Roero era molto diffusa la sua coltivazione, ma non era secco come lo intendiamo noi, ma si produceva un vino dolce, perché dolce era il gusto dell’epoca.

Le zone di produzione dell’Arneis di Livia Fontana sono a Priocca e Castagnito.

Vinificazione con pressatura soffice, fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata. Affinamento, 6 mesi con bàtonnage in vasche di acciaio, con filtrazione classica e successivamente in bottiglia, con una produzione di circa 13 mila bottiglie.

Il vino:

Il vino si presenta con un colore giallo paglierino con leggeri bagliori dorati.

Al naso si percepiscono note di frutta, in particolar modo pesca bianca e leggera albicocca, con sentori di nocciola e fiori, note più sottili di zagara e anice, con un sottofondo di mela renetta, ma soprattutto la sua sensazione al palato di piacevoli agrumi. Vino pulito, intrigante, a stupire è la sua rotondità, con questa acidità e freschezza che avvolge il palato, le note di mineralità sono date dal suo terreno, fanno di questo vino ogni volta una delizia al palato, per le sue lunghe persistenze di aromi.  

Rosè 2022 100% uve Nebbiolo da vigneti atti al Barolo, Roero Arneis 2022

Livia Fontana “Rosè” annata 2022 Gr. 14.5

Area di produzione, Castiglione Falletto e Monforte d’Alba. 100% Nebbiolo da vigneti atti al Barolo. Vinificazione: dopo alcune ore di fermentazione, si tolgono le bucce dal mosto e si continua la fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata.

Affinamento di circa 8 mesi sempre in vasche di acciaio e in bottiglia nella cantina sotterranea a temperatura controllata fino alla messa in vendita, per una produzione di 4000 bottiglie.

Il vino:

Il colore ricorda i fiori di pesco, molto luminoso, cristallino, con leggeri bagliori violacei. L’olfatto è un caleidoscopio di sensazioni fruttate e floreali, nespola, melograno, ricordi di agrumi, pompelmo e cedro, ancora fiori di arancio, rosa bianca e zagara.

Al sorso ha una freschezza convincente, dal tono minerale e una spezia di pepe bianco pungente. La lunga scia sapida e delicata si impone con piccoli cenni salini, in un filo conduttore del vitigno nebbiolo.

Il Rosè della famiglia Fontana è un rosato di grande finezza, dalla beva importante, ben fatto e molto suggestivo. Complimenti.

Livia Fontana con il sommelier Sergio Garreffa

La storia della cantina di Livia Fontana e dei suoi figli, Michele e Lorenzo, è dedicata a coloro che almeno una volta nella vita si sono interrogati sul mistero del vino e delle arcane ragioni che hanno spinto l’uomo a fare del vino qualcosa di unico e irripetibile.

Esprimo il mio senso di gratitudine alla famiglia Fontana per l’ospitalità e per avermi messo a disposizione tutti i vini, non ché il Barolo Riserva. Li ringrazio per aver accettato di esporre l’intera storia enologica dell’azienda. Le degustazioni si sono tenute nella cantina, dove le bottiglie sono state aperte e provate varie volte. Complimenti per la vostra determinazione e passione che vi permettono di raggiungere l’alta qualità che vi contraddistingue.

Sergio Garreffa
Sommelier dal 1982 Professionista e Degustatore
II classificato Nebbiolo Master 2017 AIS
e-mail – sgbarolo@gmail.com
Cell. 347 5812919


Azienda Livia Fontana

Via Fontana 1 – 12060 Castiglione Falletto (CN)
Tel. 0173 62844

info@liviafontana.it

www.liviafontana.it

Sergio Garreffa

Appassionato di cibo e vino, che ha inizio nel lontano 1982, con una carriera da degustatore professionista A.I.S. dal 2018 al 2022 Delegato del Tigullio Promontorio Portofino. Ambasciatore del Vermentino dal 2016 e miglior Sommelier della Liguria 2011, nonché secondo al master del Barolo, Sagrantino e Lambrusco e terzo posto al Prosecco e Friulano. Oggi con grande passione e amore qui su Art & Wine per recensire e descrivere le storie di importanti aziende del settore vinicolo.

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