Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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Fabio Carisio durante una conferenza con il professor Vittorio Sgarbi, organizzata dall’associazione Art & Wine Club ad Alba

 

Fabio Carisio, nasce il 24-2-1967 a Borgosesia (Vc) e viene poi battezzato come Fabio Giuseppe Carlo, nome non riconosciuto all’anagrafe ma che diventerà il suo nome d’arte. Affascinato fin da piccolo dalle arti umanistiche, di cui la madre è sempre stata una grande estimatrice, durante la frequenza del corso di Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano manifesta il primo interesse per l’arte visiva dopo gli studi di Estetica sul pensiero filosofico del suo fondatore Alexander Gottlieb Baumgarten. Nella sua camera di studente ecco le prime tracce: un’immagine de La Metamorfosi di Narciso di Salvador Dalì e una miniatura in avorio del Perseo del Benvenuto Cellini. Giornalista pubblicista dal 1991, ha lavorato come redattore e direttore in vari periodici locali del Piemonte e, specializzandosi in cronaca nera e giudiziaria, ha collaborato con i quotidiani nazionali Il Giornale e Libero. Nel 2004 si avvicina all’arte contemporanea come direttore del catalogo della Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli (fino al 2011). Nel 2006 come editore e direttore crea il magazine Art & Wine che, nel 2007, ha l’onore di promuovere il primo evento Guggenheim all’Arca di Vercelli in collaborazione con Gamm Giunti.

Inizia l’attività di critico d’arte e, dal 2009, intraprende la professione di curatore di mostre a Vercelli ed Asti organizzando nella Art & Wine Gallery personali di maestri storicizzati come Giorgio De Chirico, Giovan Francesco Gonzaga, Luca Alinari. Nel 2007 pubblica un reportage storico sugli aneddoti della vita della pittrice surrealista Leonor Fini a Parigi, narrati dal suo amico piemontese Enrico Colombotto Rosso, ultimo testimone vivente delle Grandi Avanguardie e compagno di vacanze di Max Ernst e sua moglie Dorothea Tanning. Estratti di tale reportage saranno pubblicati sulo bisettimanale Il Monferrato nell’aprile 2013 quale ultimo saluto proprio all’artista Colombotto Rosso.

Fabio Carisio con l’ex direttore della Peggy Guggenheim Collection, Philip Rylands

Dal 2009 ad oggi ha curato le esposizioni personali di oltre trenta artisti tra cui: Camillo Francia, Carletto Pace, Michele Mingoia, Guido Villa, Pier Domenico Magri, Nicola Bolaffi, Mimmo Rotella, Giorgio Sambonet, Adriano Nosengo, Athos Faccincani, Aldo Parmigiani, Giovanni Bonardi. Ed ha organizzato l’importante collettiva di arte contemporanea Maestri del ‘900 da Brindisi a Soffiantino, da Bionda a Mondino. Dal settembre 2012 al settembre 2013 è stato direttore artistico dello spazio espositivo della Chiesa San Giuseppe di Alba dove, appassionato di arte sacra contemporanea, ha curato importanti collettive sul tema. Nello stesso luogo ha organizzato il primo evento dell’associazione culturale artistica Art & Wine Club Italian Top Style, da lui fondata e presieduta: una conferenza con il professor Vittorio Sgarbi sul suo libro Nel nome del Figlio, sull’iconografia di Cristo nell’arte durante l’esposizione Natività nella Grotta all’interno del Percorso Archeologico sotterraneo della Chiesa San Giuseppe. Dal 2013 cura la mostra itinerante di Art & Wine Club che ha fatto tappa in prestigiose sedi espositive quali Palazzo del Monferrato di Alessandria, Aula Picta ex Confraternita di Sant’Agostino di Barolo, Castello di Roddi, Villa Erba di Cernobbio, Villa Burba di Rho, Grande Scuola di San Giovanni Evangelista a Venezia

. L’esposizione, poi denominata Barolo Paintings, è incentrata sul connubio tra l’arte ed il nobile vino piemontese e trae ispirazione dal concetto ellenistico del Kalos Kai Agathos (il Bello ed il Buono), un abbinamento che è intrinseco alla mission di Art & Wine e può ritenersi ispirato dalla passione di Carisio per la cultura dell’Antica Grecia e per la ceramica figurativa dell’Attica ove l’arte vascolare di utilità rituale e conviviale era impreziosita da dipinti mitologici. Ha anche organizzato quattro Art & Wine Festival a Vercelli, Cassinetta di Lugagnano e Rho proponendo in degustazione i Barolo Cru delle più blasonate cantine di Langa. Nel 2016 ha curato la partecipazione di sei artisti del gruppo Art & Wine Club per la mostra internazionale Call’Art, evento ufficiale del Carnevale di Venezia, tenutasi nello spazio Badoer della storica Scuola Grande di San Giovanni Evangelista della città lagunare.

Nel 2017 ha progettato, creato e curato la realizzazione della mostra BIBBIA E SACRO VINO – Marc Chagall e Visioni contemporanee, nell’Aula Picta ex Confraternita di Sant’Agostino con l’esposizione di 14 acqueforti di Marc Chagall sulla Bibbia e di opere di artisti contemporanei sulle storie del vino nell’Antico e Nuovo Testamento.

ART & WINE CLUB ITALIAN TOP STYLE

Art & Wine Club – Italian Top Style è un’associazione di volontariato culturale fondata da Fabio Carisio, critico e curatore d’arte e direttore e fondatore del magazine Art & Wine, insieme ad alcuni artisti piemontesi. Come la rivista da cui prende origine come strumento operativo si prefigge di promuovere l’arte in connubio con il vino attraverso l’organizzazione di eventi prevalentemente destinati alla valorizzazione di artisti italiani.  L’associazione ha sede a Barolo ed opera prevalentemente nelle Langhe divenute Patrimonio Unesco nel 2014.

 ART & WINE CLUB – PRESENTAZIONE  A BAROLO – 2014