PINOCCHIO NEL CASTELLO DEL TARTUFO. A Roddi l’originalissima mostra di Filippo Pinsoglio

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La personale sul burattino di Collodi
dell’artista Maestro del Palio d’Asti 2021

E alla fine è apparso anche il Pinocchio trifulao! L’estrosa genialità iconopoietica dell’artista astigiano Filippo Pinsoglio non ha davvero limiti… Per onorare la sua personale sul burattino di Collodi nel Castello di Roddi ha trasformato il “figlio” di Geppetto anche in un cercatori di tartufi e, con licenza artistica, ha trasformato il cane mastino Isidoro della favola in un segugio da rinomate pepite gastronomiche.

La Langa del Barolo, cui appartiene il territorio rodesse, è infatti divenuta celebre come tutto l’Albese per il Tartufo Bianco d’Alba cui viene dedicata la famosa Fiera Internazionale. Ma, come ha ben spiegato il Sindaco di Roddi in un precedente articolo, la vocazione del castello, dopo i prossimi restauri, sarà quella di Castello del Tartufo. Ecco quindi che stavolta il Pinocchio di Pinsoglio diventa testimonial proprio di questo connubio tra arte ed enogastronomia, filosofia precipua dell’associazione di volontariato culturale Art & Wine Club – Italian Top Style che ha organizzato l’evento col patrocinio del Comune e in collaborazione con la Barolo & Castles Foundation cui spetta il compito di gestire le visite guidate (su prenotazione e a pagamento) nell’antico maniero medievale con l’aiuto dei giovani dello Yep roddese.

La locandina della mostra

La mostra ha anche un’ulteriore attrattiva perché è la prima personale di Pinsoglio dopo che è stato insignito del blasonato titolo di Maestro del Palio d’Asti 2021 con il compito di dipingere i drappi per la storica corsa di cavalli (ne parleremo in dettaglio in un prossimo articolo) presentati il primo maggio scorso alle autorità e alle contrade attesi. L’esposizione aprirà al pubblico sabato 8 maggio e sarà promossa da Gospa Edizioni (che sta predisponendo un catalogo) con il contributo della Cassa di Risparmio di Asti, grazie all’attenzione del consigliere Mario Sacco, presidente della Fondazione CR Asti, attento alla promozione dei talenti locali.

Filippo Pinsoglio mentre dipinge i drappi del Palio di Asti 2021

Per molti è l’artista della porta accanto. Quello che è sempre pronto a realizzare una sua opera pittorica per qualche iniziativa sociale sia essa per cartoline commemorative per gli amici Alpini in occasione dell’Adunata Nazionale, per la tappa del Giro d’Italia o per le istituzioni. Ma il maestro Filippo Pinsoglio è molto, molto di più. E’ uno degli ultimi artisti cresciuti nelle “botteghe d’arte” dove il pittore già famoso e celebrato sapeva seguire con attenzione l’allievo prediletto.

«Erano gli anni Novanta, conoscevo Carlo Carosso e lo apprezzai per le sue interpretazioni di Bacco. Gli chiesi di poter frequentare il suo studio ed acconsentì. Mi insegnò molto soprattutto nella visione mentale della pittura per individuare i soggetti da dipingere, ma mi ammaestrò anche nella tecnica e nella scelta dei materiali con la preparazione delle tele con colla di coniglio e gesso di Bologna e l’utilizzo dell’argilla» ricorda attingendo nel proprio archivio della memoria.

Filippo Pinsoglio è nato a Moncalieri nel 1956. E’ iscritto alla Società Promotrice delle Belle Arti sia di Torino che di Asti, dove vive e lavora. Si avvicina alla pittura frequentando lo studio dei compianti artisti Amelia Platone e Carlo Carosso ed inizia a esporre a partire dal 1991. Riceve vari premi e dipinge il drappo del “Palio del Cerro” – Cerreto Guidi (FI) – 2002, il drappo del Torneo Cavalleresco “Castel Clementino”- Servigliano (AP) – 2004, ed altri per i rioni del Palio di Asti.

Nel 2014 e nel 2016 ha esposto a Venezia nello Spazio Badoer della storica e prestigiosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista per la mostra ufficiale del Carnevale di Venezia (Call’Art). Nel 2017 ha preso parte al progetto Bibbia e Sacro Vino dell’associazione Art & Wine Club (di cui fa parte) inserendo due opere in una mostra collettiva accanto alle incisioni di Marc Chagall sull’Antico Testamento. Nello stesso anno ha ricevuto lusinghieri apprezzamenti per l’esposizione Ancipites Homini curata da Fabio Giuseppe Carlo Carisio nella Chiesa di San Domenico ad Alba.

Pinocchio nel Castello del Tartufo, tecnica mista con acrilico e collage di carta su tela di juta, cm. 100 x 75, anno 2021

L’anno successivo ha ottenuto un vasto consenso di pubblico, grazie a quasi duemila visitatori, per la mostra Pinocchio nella Balena allestita nel Palazzo Michelerio e nella Chiesa del Gesù in collaborazione con il Museo dei Fossili del Parco paleontologico astigiano, con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Asti.

«L’artista astigiano Filippo Pinsoglio, dopo una lunga carriera di espressività artistica variegata in cui ha saputo affascinare sia per la sua dovizia cromatica nei paesaggi delle vigne e del Piemonte, sia per le memorabili vignette di personaggi fiiabeschi, raggiunge il culmine espressivo della sua cifra artistica proprio con il ciclo delle oltre quaranta opere su Pinocchio, attinte dalla famosa fiaba di Collodi )alias Carlo Lorenzini) – scrive il curatore e critico d’arte Fabio Giuseppe Carlo Carisio, presidente di Art & Wine Club – Ciò gli riesce sia per l’inimitabile impronta stilistica gestuale, sia per la tecnica mista utilizzata, che parte da un supporto anomalo come la tela di juta dalla tessitura molto grossa.  Su di essa magistralmente stende dei collages di carta dipinta per creare un fondale alla Braque, quindi con l’acrilico delinea le figure vignettistiche, ora con il semplice profilo bianco, ora con la definizione cromatica di ogni dettaglio. Pregevole la picchiettatura e la peculiare stilizzazione dei contesti in cui agisce il burattino come le onde del mare o le nubi».

La mostra sarà allestita all’interno del Castello di Roddi ed ammirabile grazie alle visite guidate gestite dalla Barolo & Castles Foundation

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI SU COSTI E ORARI DELLA VISITA AL CASTELLO DI RODDI QUI

 

 

Redazione Art & Wine News

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